Black Friday 2025: guida definitiva per evitare attacchi informatici
Nel Black Friday 2025 l’aumento degli acquisti online e della velocità decisionale amplifica rischi e truffe. Malware, phishing, quishing e attacchi alle credenziali diventano più sofisticati grazie all’AI. Questa guida offre una panoramica dei principali vettori di minaccia e delle difese aziendali più efficaci, dal monitoraggio H24 alla protezione delle identità digitali, per affrontare il Cyber Five in sicurezza.
Dal Black Friday al Cyber Monday, il periodo noto come Cyber Five segna ogni anno un picco senza precedenti nelle vendite online. Nel 2025 questo fenomeno si intreccia con un panorama di minacce ridefinito con l'evoluzione dall’intelligenza artificiale generativa.
L'elevato numero di transazioni, la minore attenzione degli utenti attratti dalle offerte e il sovraccarico dei team IT e fraud management creano in azienda un mix perfetto per una massiccia ondata di attacchi informatici. Ne deriva una superficie d'attacco estremamente ampia che i criminali possono sfruttare tramite automazione, AI generativa e tecniche avanzate di social engineering.
Il vettore dominante: phishing e AI attacks
in Italia, durante l'anno, il vettore d'attacco più utilizzato è il DDoS (Distributed Denial of Service), che da solo rappresenta il 54% degli attacchi, come analizzato dal Rapporto Clusit 2025. La criticità DDoS riguarda principalmente i gestori di e-commerce, non tanto i consumatori o acquirenti finali.
In occasione del Black Friday/Cyber Monday, invece, il phishing rimane uno dei punti di ingresso per le compromissioni che utilizzano l'ingegneria sociale, soprattutto perché sfrutta l'urgenza emotiva generata dalla ricerca dell’affare dell’anno. Il phishing rimane estremamente efficace perché apre la porta ad attacchi più complessi, come furto d’identità, frodi o compromissioni di account.
Durante il Cyber Five, i criminali fanno leva su ganci emotivi specifici di questo periodo, utilizzando tecniche di ingegneria sociale sempre più raffinate. Analizziamo nel dettaglio queste tecniche e vediamo come difendere i sistemi e dati aziendali in modo efficace.
Phishing polimorfico e iper-personalizzato
Grazie all’AI generativa, oggi è possibile creare email perfettamente coerenti con il tono di un’azienda o di un individuo specifico. Le campagne più avanzate includono:
- Brand impersonation (siti ed email clone):
Gli attaccanti imitano marchi noti con siti e comunicazioni perfettamente credibili, sfruttando la fiducia degli utenti per rubare credenziali, dati di pagamento o attivare frodi mirate. - Iper-personalizzazione contestuale:
Gli LLM analizzano ruoli, relazioni interne, abitudini e cronologie delle comunicazioni, imitando perfettamente colleghi, partner, vendor o figure autorizzative.
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Deepfake vocali e video:
Gli attacchi BEC integrano sempre più contenuti manipolati con AI, rendendo possibile impersonare CFO o dirigenti per autorizzare pagamenti e alterare processi critici. -
Phishing polimorfico:
L’AI genera centinaia di varianti dello stesso messaggio, rendendo inefficaci i filtri basati su firme o regole statiche. Ogni email è leggermente diversa e non presenta più i classici segnali d’allarme. - Panic phishing (false notifiche di blocco account):
Gli attaccanti inviano avvisi di “account bloccato” per creare urgenza e panico, spingendo l’utente a inserire rapidamente le credenziali su pagine false senza verificare l’autenticità del messaggio. - Quishing avanzato:
Il quishing, cioè il phishing tramite QR code, usato dagli attaccanti per rimandare a pagine di login false, spesso create con l’AI per imitare perfettamente siti legittimi. Il QR code permette inoltre di aggirare molti filtri di sicurezza e sfrutta l’abitudine degli utenti a scansionare codici legati a offerte e spedizioni durante il Black Friday.
L’intelligenza artificiale ha trasformato questo metodo in un’operazione industriale, capace di generare messaggi credibili e difficili da individuare anche per i sistemi di sicurezza più maturi.
Attacchi DDoS e interruzione dei servizi
L’aumento massiccio del traffico durante il Black Friday crea un contesto ideale per gli attacchi DDoS, perché il volume di visite legittime ai siti web rende molto più difficile distinguere il traffico reale da quello generato dagli attaccanti. Questo permette ai criminali di nascondere meglio l’attacco e di renderlo più potente, spesso con finalità estorsive: il sito va offline e gli attaccanti chiedono denaro per interrompere l’assalto.
In particolare, gli attacchi di livello 7 (HTTP) sono i più pericolosi: invece di saturare solo la rete, colpiscono direttamente la parte applicativa del sito (pagine, funzioni di login, carrelli, ricerche), consumando le risorse del server fino a bloccarlo. Sono particolarmente efficaci contro i retailer che non dispongono di infrastrutture scalabili o di sistemi di mitigazione avanzati e che, durante il picco del Black Friday, hanno già risorse molto vicine al limite.
Malware e compromissione dei dispositivi
Le campagne malware sono sempre in agguato. Nel periodo del Black Friday il volume eccezionale di email, offerte e download legati allo shopping rende gli utenti più inclini a cliccare senza verificare. Allegati camuffati da conferme d’ordine, link a spedizioni inesistenti o app “sconto esclusivo” diventano veicoli ideali per diffondere trojan e infostealer.
I criminali utilizzano malware progettati per rubare credenziali, intercettare dati di pagamento o preparare il terreno per attacchi successivi, come il ransomware. Queste minacce agiscono in modo silenzioso, mentre l’utente continua a fare acquisti. Nel caos del Black Friday, con accessi e transazioni ai massimi livelli, il rischio di compromissione dei dati aumenta in modo significativo.
Account takeover e credential stuffing
Il riutilizzo delle password rimane una delle vulnerabilità più critiche. Attraverso bot avanzati, gli attaccanti testano automaticamente milioni di combinazioni rubate, spesso provenienti da vecchie violazioni. Nel periodo del Black Friday, questi bot imitano perfettamente il comportamento umano, i tempi di digitazione, movimenti del mouse, traffico realistico,, riuscendo così a superare molti sistemi antifrode tradizionali.
Per mitigare questo rischio è essenziale implementare MFA obbligatoria, così da impedire l’accesso anche quando la password è compromessa. Allo stesso tempo, soluzioni di bot management comportamentale permettono di distinguere utenti reali da automazioni sofisticate. Bisogna utilizzare password uniche e aggiornare regolarmente le proprie credenziali riduce drasticamente la superficie d’attacco.
Vettori da supply chain e digital e-skimming
Le piattaforme di e-commerce dipendono da un ecosistema articolato di API, componenti di terze parti e widget. Questo introduce rischi quali:
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Magecart / digital skimming: i criminali inseriscono un codice nascosto nella pagina di pagamento che spia e copia i dati della carta quando l’utente li inserisce.
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Compromissioni di API / servizi esterni: i criminali attaccano i servizi collegati al sito (pagamenti, logistica, ecc.) o le porte di comunicazione tra questi sistemi, per intercettare o manipolare dati delicati e transazioni.
Difesa strategica: prevenzione, detection e risposta continua
In un contesto dominato dall’AI generativa, non è più possibile affidarsi a misure di sicurezza reattive. Serve un approccio multilivello proattivo che combini tecnologie evolute, competenze umane e processi attivi h24 in grado di monitorare e rispondere in real-time ad eventuali attacchi informatici. Questo approccio dev'essere favorito anche da una consapevolezza e maturità comportamentale interna.
Monitoraggio e risposta H24: l’importanza dell’MDR
In un mondo in cui gli attacchi sono continui, automatici e adattivi, nessuna tecnologia può garantire protezione completa senza una componente di detection e risposta attiva.
I servizi MDR (managed detection and response) offrono:
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monitoraggio 24/7 dell’infrastruttura da un intero team I-SOC
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rilevamento in tempo reale di anomalie comportamentali
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risposta immediata agli incidenti
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integrazione costante con cyber threat intelligence aggiornata.
Durante il Black Friday, quando il volume delle minacce cresce in modo esponenziale, un servizio MDR può letteralmente fare la differenza tra una violazione devastante e un incidente mitigato in pochi minuti.
Rafforzamento tecnologico
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MFA universale:
Riduce drasticamente il rischio di account takeover anche in caso di password compromesse. -
Email security AI-native:
Sistemi basati su modelli linguistici capaci di analizzare intenzione, contesto e comportamento del mittente. -
Gestione avanzata dei bot:
Essenziale per contrastare credential stuffing, scraping e attività di ATO. -
Mitigazione DDoS always-on:
Difese multi-layer (WAF, CDN, soluzioni cloud scalabili) progettate per assorbire forti picchi di traffico. -
Attack surface management (ASM) e monitoraggio client-side:
Necessari per individuare vulnerabilità lato browser, supply chain e codice iniettato (come Magecart).
Come riconoscere un tentativo di phishing
Per identificare un tentativo di phishing, è utile seguire alcuni controlli rapidi. Prima di cliccare, controlla sempre il dominio posizionando il mouse sul link per vedere l’URL effettivo e assicurati che usi HTTPS con un certificato valido. Fai attenzione all’indirizzo del mittente, che spesso mostra piccole variazioni o domini sospetti.
È meglio non aprire allegati inattesi, anche se sembrano fatture o conferme d’ordine, e disattiva l’anteprima automatica degli allegati quando possibile. Se nell’email c’è un QR code, evita di scansionarlo, piuttosto, digita l’indirizzo del sito manualmente.
Per il login, accedi sempre tramite digitazione diretta dell’URL, mai tramite link inviati via email o SMS. Utilizza anche password manager e browser aggiornati: molti di questi riconoscono automaticamente i siti falsi o i domini sospetti. Infine, attiva l’autenticazione a più fattori: anche se commetti un errore, questa misura aiuta a proteggere il tuo account dalle compromissioni.
La dimensione umana: human layer security
Nonostante l’evoluzione delle tecnologie di sicurezza, i dipendenti restano ancora oggi il bersaglio preferito dai criminali informatici. Per questo motivo è fondamentale che le aziende investano nella cosiddetta human layer security, ovvero nella capacità delle persone di riconoscere e bloccare i tentativi di attacco.
Questo significa innanzitutto offrire una formazione continua e adattiva, che non sia statica ma capace di agire definitivamente sui comportamenti delle risorse. Le simulazioni basate su AI, che riproducono scenari di phishing estremamente realistici, aiutano i dipendenti a sviluppare un senso critico più rapido e affidabile.
Allo stesso tempo, servono politiche chiare sull’uso dei dispositivi aziendali, per evitare comportamenti rischiosi o inconsapevoli, soprattutto nei periodi ad alta esposizione come il Black Friday.
Infine, è essenziale prevedere un training specifico e personalizzato: non tutti i ruoli affrontano gli stessi rischi. Il personale amministrativo, il customer service, i nuovi assunti e i team stagionali hanno esigenze diverse e necessitano di approfondimenti mirati per ridurre davvero il rischio umano.
Black Friday: resilienza come capacità continua
Il Black Friday 2025 rappresenta un momento critico in cui AI, automazione criminale e ampliamento della superficie d’attacco convergono. L'unica strategia efficace è un modello di sicurezza continuo: tecnologie evolute, monitoraggio costante, controlli sovrapposti, formazione comportamentale e capacità di risposta H24 tramite servizi MDR.
In un mercato digitale in cui ogni clic può essere imitato da un bot e ogni comunicazione può essere replicata da un modello generativo, la resilienza non è più opzionale: è un requisito fondamentale per la continuità del business.
Q&A: best practice per il Black Friday 2025
Quali sono i segnali più comuni di una truffa durante il Black Friday?
Link abbreviati o sospetti, QR code non richiesti, email con urgenza elevata, sconti “troppo belli per essere veri”, siti senza HTTPS, errori nel dominio (typosquatting) e richieste di pagamento tramite metodi non tracciabili come gift card o criptovalute.
Quali indicatori mostrano l’aumento del rischio durante il Black Friday?
Crescita delle campagne di phishing a tema Black Friday, aumento delle configurazioni malevole verso il retail e percentuali elevate di transazioni sospette.
Quali sono le raccomandazioni per evitare le truffe online?
Digitare manualmente gli URL, verificare certificati HTTPS, usare carte di credito secondarie, evitare metodi di pagamento non tracciabili e non cliccare link ricevuti via email o SMS non attesi.
Come difendersi dagli attacchi informatici nel Black Friday?
La misura più efficace è disporre di servizi MDR di monitoraggio e risposta H24 che permettono di rilevare e bloccare rapidamente anomalie, tentativi di intrusione e attacchi attivi nelle ore più critiche. A seguire, è essenziale applicare MFA obbligatoria, adottare sistemi avanzati di bot management, utilizzare un WAF aggiornato, monitorare il codice client-side per prevenire e-skimming e implementare soluzioni di email security basate su AI per intercettare phishing e impersonificazioni.
Come rafforzare la difesa umana contro attacchi basati sull’AI?
Con una formazione continua e realistica, adattata al ruolo aziendale e supportata da simulazioni generate da AI. È essenziale affiancare a questo politiche d’uso chiare dei dispositivi e procedure che aiutino a ridurre impulsività e comportamenti rischiosi, soprattutto nei periodi critici come il Black Friday.

