Sistemi di sicurezza informatica: come integrarli in azienda a costi fissi

L’integrazione di sistemi di sicurezza informatica è un processo delicato, che segue modelli e procedure realizzati appositamente per rispondere a ogni tipo di necessità. La delicatezza del processo risiede nella sua fragilità: integrare architetture di questo tipo nell’infrastruttura tecnologica di un’azienda è un percorso che richiede la massima cura, in quanto una leggerezza o un errore possono compromettere tutte le tecnologie in gioco. In questo caso, il risultato sarebbe disastroso e, al posto di elevare con successo le barriere protettive del perimetro informatico, ci si ritroverebbe a dover affrontare danni ingenti e un investimento senza ritorno economico.

In poche parole, un’infrastruttura con una pessima integrazione è un’infrastruttura vulnerabile. Ma com’è possibile integrare i due mondi, riducendo al minimo la possibilità di errore, a costi fissi? Ecco 5 best practice di cui tenere conto. 

 

1. Analisi IT e dei sistemi di sicurezza informatica 

Il primo passo consiste in un'analisi accurata dell’infrastruttura tecnologica aziendale: questo step iniziale consente di comprendere le reali necessità di protezione, ovvero di cosa l’impresa ha realmente bisogno e in che modalità. È un passaggio obbligato che consente di risparmiare sui tempi e sui costi, poiché, a partire da queste considerazioni, i sistemi di sicurezza informatica da integrare verranno scelti e tarati sulle specifiche esigenze dell’architettura in oggetto. Al termine di quest’analisi, si ha una chiara visione di tutte le attività che è necessario mettere in lavorazione, al fine di migliorare il livello di protezione dell’azienda. 

 

2. Sviluppare una roadmap 

La realizzazione di una roadmap per l’integrazione dei sistemi di sicurezza informatica permette di: 

  • stabilire i passaggi da seguire; 
  • definire gli obiettivi da raggiungere; 
  • tracciare la linea temporale secondo cui agire.

Un processo di questo tipo richiede tempo: è necessario mettere in atto scelte oculate e prevedere dei periodi intermedi tra un passaggio e l’altro, così da poter verificare che tutto stia procedendo per il meglio. Per essere certi di agire nel miglior modo possibile e superare tutta una serie di complessità, una soluzione potrebbe essere l’outsourcing: affidarsi ad aziende specializzate nell’integrazione di sistemi di sicurezza informatica aiuta a tracciare una roadmap realistica e iper-dettagliata, da seguire senza impattare negativamente sulla business continuity. 

 

3. Evitare gli overlap 

Quando si inizia un processo complesso come l’integrazione è essenziale evitare sovrapposizioni nelle tecnologie utilizzate. Questo è consigliato, in primo luogo, per motivi di costo: è inutile impiegare due o più tecnologie simili nello svolgimento della stessa attività. Poi, è bene evitare queste situazioni per una questione di efficacia: l’overlap tecnologico spesso rischia di avere un impatto negativo sul funzionamento degli strumenti utilizzati all’interno di un certo processo. Per questa ragione, in questi casi, il system integrator è chiamato a valutare, sulla base delle specifiche caratteristiche dell’azienda, quale tecnologia assegnare a una determinata attività, o se sia il caso di scegliere una soluzione all in one. 

 

4. Monitoraggio 

Il monitoraggio di un’infrastruttura, laddove siano stati integrati dei sistemi di sicurezza informatica, consente non solo di anticipare eventuali attacchi, ma anche di verificare che l’integrazione funzioni in modo efficiente. Sarebbe bene prevedere sempre un’attività di monitoring, perché contribuisce a massimizzare l’investimento e limitare il controllo umano, incidendo in modo significativo sui costi 

 

5. Un occhio di riguardo ai costi 

Quello che molti ignorano è che un piano di integrazione di sistemi di sicurezza informatica è al centro di una buona strategia di controllo dei costi. Questo perché, se sviluppato da professionisti del settore, evita di cadere nella trappola di investimenti insostenibili. Affidarsi a un team di esperti, infatti, è cruciale per il successo di una procedura di questo tipo: l’integrazione di sistemi di sicurezza informatica è un percorso ricco di sfide, che solo con le giuste competenze e un’accurata conoscenza del panorama tecnologico può essere affrontato e superato contribuendo al successo dell’azienda. 

New call-to-action

Back to Blog