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Cybersecurity sostenibile: come proteggere i dati creando valore sociale

Scritto da cyberoo-admin | 24 luglio 2025

 

In un momento storico in cui le imprese sono sempre più chiamate a rendere conto del loro impatto sul mondo, il rapporto tra cybersecurity e sostenibilità non è solo attuale: è una leva strategica.

Proteggere dati e sistemi digitali non significa soltanto evitare perdite economiche o blocchi operativi, ma anche prendersi cura delle persone, della fiducia dei clienti e del benessere delle comunità.

In questo articolo approfondiamo come la sicurezza informatica, se pensata in modo sostenibile e responsabile, possa diventare un fattore chiave per generare valore condiviso, non solo per l’azienda, ma per l’intero ecosistema in cui opera.

 

Cybersecurity come pilastro della sostenibilità

Tradizionalmente, la cybersecurity è stata vista come una funzione tecnica, isolata dal discorso più ampio sulla sostenibilità. Tuttavia, i recenti framework ESG (Environmental, Social, Governance) e i bilanci di sostenibilità pubblicati da aziende leader mostrano un cambio di paradigma. La sicurezza digitale è oggi una componente cruciale della governance sostenibile, con impatti diretti sull’inclusione sociale, la resilienza operativa e la fiducia degli stakeholder.

Fig. 1 - I quattro valori a cui si ispira Cyberoo 

Nel quadro ESG, difatti, la governance assume un ruolo chiave. Un’azienda che implementa una strategia di cybersecurity robusta, trasparente e resiliente dimostra attenzione alla gestione etica dei dati, alla compliance normativa (GDPR, NIS2, DORA), e al rispetto dei diritti digitali. Questo rafforza la reputazione aziendale e ne accresce l’attrattività verso investitori attenti ai criteri ESG.

 

L’impatto sociale della cybersecurity

La cybersecurity ha un impatto sociale diretto e profondo sulla vita delle persone: proteggere i dati significa proteggere le persone. Una violazione informatica non si limita a compromettere un’infrastruttura digitale, ma può interrompere servizi essenziali, amplificare disuguaglianze e mettere a rischio diritti fondamentali.

Nei servizi cittadini, ad esempio, un attacco ai sistemi di trasporto o alle reti idriche può generare gravi disservizi per la popolazione, colpendo in modo particolare le fasce più vulnerabili. In ambito sanitario, l’accesso non autorizzato ai dati clinici o il blocco dei sistemi ospedalieri digitali può compromettere la continuità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

Nel settore delle filiere produttive, infine, la compromissione delle tecnologie operative può influire sulla sicurezza fisica dei lavoratori, sulla stabilità occupazionale e sull’intera catena del valore. In tutti questi casi, una cybersecurity efficace non è solo una misura tecnica, ma una responsabilità sociale.

 

Formazione come leva per la sicurezza sostenibile

Uno dei fattori più trascurati, ma strategici, è la formazione. La cybersecurity sostenibile passa dalla formazione diffusa e inclusiva. Investire nella cybersecurity awareness e nella formazione continua del personale riduce il rischio umano e contribuisce a colmare il digital divide, soprattutto in contesti marginali o meno digitalizzati.

Le aziende che offrono percorsi di formazione in sicurezza informatica per i propri dipendenti, ma anche per scuole, enti pubblici o comunità locali, generano un impatto sociale positivo, rafforzando al tempo stesso la propria postura di sicurezza.

 

Cybersecurity e bilanci di sostenibilità

Un numero crescente di imprese sta riconoscendo la cybersecurity come una componente essenziale della propria strategia di sostenibilità, integrandola nei bilanci ESG (Environmental, Social, Governance) e nei report non finanziari.

Questa evoluzione riflette una consapevolezza sempre più diffusa: la sicurezza informatica non è solo un requisito tecnico, ma un elemento chiave di governance, fiducia e responsabilità sociale.

Fig. 2 - Le 6 linee di azioni di Cyberoo per lo sviluppo sostenibile

Per rendere visibile e misurabile l’impegno in questo ambito, molte organizzazioni stanno adottando indicatori specifici che riflettono l'efficacia e la maturità delle proprie politiche di sicurezza digitale. Tra i principali troviamo:

  • Il numero di dipendenti formati su temi di cybersecurity e consapevolezza digitale, con particolare attenzione alla diffusione di programmi di formazione inclusivi e continui, anche per le funzioni non IT.

  • Il monitoraggio e la gestione degli incidenti informatici, rendicontati in modo trasparente e in linea con le normative vigenti (es. GDPR, NIS2), a dimostrazione della capacità dell’organizzazione di prevenire, rispondere e imparare dagli eventi critici.

  • Gli investimenti annuali destinati alla cybersecurity, sia in termini di tecnologie che di processi, con evidenza di soluzioni scalabili, sostenibili e coerenti con i principi di efficienza energetica e impatto ambientale.

  • Le partnership attivate con enti educativi, organizzazioni sociali o comunità locali, finalizzate a promuovere la cultura della sicurezza digitale anche al di fuori del perimetro aziendale.

Questi indicatori non solo permettono di valutare in modo oggettivo il livello di attenzione dell’impresa verso la protezione dei dati e la resilienza digitale, ma rappresentano anche un segnale concreto di accountability verso gli stakeholder.

Una rendicontazione trasparente e integrata rafforza infatti la fiducia del mercato, degli investitori e della società civile, contribuendo a posizionare l’azienda come attore responsabile nella transizione digitale.

 

Strategie di innovazione responsabile

Integrare la cybersecurity nella strategia di sostenibilità non solo rafforza la resilienza organizzativa, ma diventa anche un potente motore di innovazione. Le imprese più lungimiranti stanno adottando approcci tecnologici avanzati che vanno oltre la semplice protezione reattiva, abbracciando soluzioni proattive e predittive.

Tra queste rientrano servizi di monitoraggio e risposta continua (24/7 SOC), strumenti di cyber threat intelligence per l’analisi dei rischi emergenti e sistemi basati su intelligenza artificiale e machine learning per l’individuazione precoce di anomalie e la risposta automatizzata agli incidenti.

Tuttavia, innovare in ambito sicurezza non significa solo adottare tecnologie all’avanguardia, ma anche farlo in modo etico e responsabile. Per questo motivo, molte aziende stanno affiancando all’innovazione tecnica l’introduzione di policy rigorose sull’uso trasparente degli algoritmi, la protezione dei dati personali, il rispetto della privacy by design e l’adozione di pratiche coerenti con i principi ESG.

Questa convergenza tra tecnologia avanzata e responsabilità sociale non è solo auspicabile: rappresenta un vantaggio competitivo sostenibile. In un mercato sempre più sensibile ai temi della governance, della fiducia e dell’impatto sociale, i clienti, i partner e le istituzioni tendono a favorire le organizzazioni che dimostrano una reale coerenza tra innovazione digitale, sicurezza informatica e impegno etico. Innovare con responsabilità significa quindi non solo proteggere, ma anche differenziarsi, creare valore e costruire relazioni più solide con l’ecosistema esterno.

 

Resilienza: una prospettiva sostenibile

La cybersecurity non è solo una barriera contro le minacce: è una leva per la sostenibilità, l’equità e l’innovazione. In un contesto sempre più interconnesso e dipendente dal dato, garantire la sicurezza digitale significa proteggere persone, processi e sistemi in modo responsabile, riducendo i rischi sistemici e generando valore condiviso.

Le organizzazioni che sapranno integrare protezione dei dati, formazione diffusa e responsabilità sociale all’interno dei propri modelli operativi non solo miglioreranno la propria resilienza tecnologica, ma si troveranno anche meglio preparate ad affrontare le sfide etiche, normative e reputazionali del prossimo decennio.

In un’epoca in cui fiducia e trasparenza rappresentano il nuovo capitale competitivo, costruire una cultura della sicurezza digitale sostenibile non è un costo da contenere, ma un investimento strategico nel futuro dell’impresa, della società e del territorio in cui opera.